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News dall'I.N.A.F.

MEDIA INAF

01 Aprile 2023

Il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica
  • Le galassie della Vergine
    Se si vuole ammirare un bellissimo ammasso di galassie, questo è il mese giusto: con cieli bui e un telescopio amatoriale è possibile osservare l'ammasso della Vergine. Distante circa 60 milioni di anni luce, si trova tra la costellazione della Vergine, della Chioma di Berenice e del Leone, costellazioni che in questo mese sono ben visibili in cielo. La Luna, Venere e le Pleiadi saranno protagoniste di incontri celesti dopo il tramonto, verso ovest, con Venere regina indiscussa dei cieli. Ma questo mese offrirà anche un'occasione per cercare di osservare Mercurio
  • Rendere nitido il cosmo con un filtro intelligente
    Rimuovere le distorsioni introdotte dalla turbolenza atmosferica con un sistema derivato da un algoritmo di computer-vision impiegato in ambito fotografico: è ciò che riesce a fare un tool, descritto su Mnras, destinato agli studi di weak lensing messo a punto da Tianao Li (Tsinghua University) ed Emma Alexander (Northwestern University)
  • “Sabotando” Juice a due settimane dal lancio
    La missione che ci avvicinerà come non mai al Sistema solare esterno, e alle lune di Giove in particolare, è stata trasferita nell’edificio per l’integrazione nel razzo Ariane 5 prima del lancio, allo spazioporto di Kourou. Il team che guiderà lo spacecraft durante le prime fasi della missione, e oltre, da mesi si sta allenando – in Germania – per essere in grado di affrontare qualunque guasto
  • Missione riuscita per Sbudnic l’eco-cubesat
    Piccolo, economico e realizzato con componenti commerciali – è controllato da Arduino e alimentato da 48 comuni batterie AA – il satellite della Brown University era stato progettato già in origine per auto-smaltirsi in tempi rapidi. E sta mantenendo le promesse, grazie a una speciale “vela frenante” che lo fa deorbitare a tempo record
  • Così nasce un ammasso di galassie
    Pubblicato su Nature uno studio guidato dall’Università di Trieste assieme all’Istituto nazionale di astrofisica basato su dati dal telescopio Alma dello European Southern Observatory
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